L'ultima arrivata delle Cover Band porta il nome di POOHLOVER, è un tributo alla "Storia più bella della Musica Italiana", quella dei Pooh, il gruppo più amato e più longevo d'Italia.
All'origine c'è sicuramente una passione ed uno stile condiviso da tutti i componenti della band, quattro ragazzi baresi (Gianni Mennuni, Eugenio Perulli, Beppe Magrini e Riccardo Ottomano) e “Tanta voglia di essere Pooh”. Un amore dichiarato da sempre che, con un concerto datato settembre 2005, ha dato vita a questa nuova avventura musicale, cominciata sì da poco, ma suscitando da subito l'interesse del pubblico e degli stessi Pooh.
Selezionati infatti tra le dieci Cover Bands finaliste al 1° Raduno POOH OFFICIAL TRIBUTE BAND 2006, tenutosi lo scorso 10 febbraio a Ponte di Legno, in occasione dei festeggiamenti dei 40 anni di carriera e successi, i POOHLOVER hanno dimostrato di essere veri protagonisti di questo nuovo scenario. Un'impeccabile esibizione live dei brani Io e te per altri giorni e Pensiero, due classici del repertorio Pooh, ha emozionato davvero tutti e, soprattutto, i mitici Roby, Dodi, Red e Stefano, presenti in platea sul tavolo della giuria.
All'atto finale, il grande critico musicale Mario Luzzatto-Fegiz, con estrema convizione, ha motivato a gran voce la scelta dei POOHLOVER, un premio che si commenta da solo e che lo stesso ha attribuito, a nome di tutta la giuria, "per la perfezione assoluta dell'impasto vocale". Sono infatti loro i cloni vocali, un verdetto proclamato all’unanimità e condiviso poi da tutti coloro che hanno avuto modo di seguire l’intera manifestazione, trasmessa tra l’altro in TV, su Video Italia (canale SKY 712) e Radio Italia TV (digitale terrestre).
Lo spettacolo, un concerto di 2 ore che i POOHLOVER hanno allestito per l’imminente Live Tour 2006, ripropone tutti i grandi successi dei Pooh, alcune cover rivisitate negli arrangiamenti, medley assortiti con estrema cura, momenti in versione acustica.
Il premio ricevuto al POOH OFFICIAL TRIBUTE BAND 2006 sottolinea in particolare l’importanza delle quattro voci del gruppo, caratteristica che ha da sempre contraddistinto la band barese, sia per le interpretazioni dei singoli (Gianni per Dodi, Eugenio per Stefano, Beppe per Red, Riccardo per Roby), sia per le performance in coro, vera attrazione della musicalità in stile Pooh.
A fare da cornice non mancano gli effetti speciali ed una imponente scenografia di luci, caratteristica principale dei concerti, come anche i suoni tradizionali dell'orchestra e quelli synth degli anni '80, riprodotti nell’occasione per rappresentare al meglio ciascun periodo storico.
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