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Thrilling Riff

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Biografia - Thrilling Riff

 

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www.thrillingriff.com

 

Intervista di un mesile locale dedicata ai Thrilling Riff:

Sono le 16 circa di domenica 28 febbraio e siamo in compagnia dei Thrilling Riff, un emergente gruppo rock della nostra montagna che oggi ha deciso di raccontarsi ad una tavola rotonda e di fronte a qualche birra. Rotto il ghiaccio, ci facciamo subito spiegare come è nata la band e la sua crescita sino ad oggi, scoprendo che, come succede a tanti, qualche strimpellamento a due in un garage si è evoluto in un affermato gruppo di cinque ragazzi affiatati e amanti del rock. Tra risate ed aneddoti vari, riordiniamo le idee e riusciamo a farci dire qualcosa. Nel luglio del 2004 la nascita: a Villa Minozzo sono solo in due, Michele Fiocchi (25 anni), chitarra solista e Johana (22 anni) batterista, che si riuniscono per suonare, dando vita al primo embrione del gruppo. Nel dicembre del 2005 il secondo passo, che vede l’ entrata di Simone Donà (23 anni) alla chitarra e Mauro, colui che“non ha età”, al basso. Questo è anche l’anno in cui i ragazzi decidono di abbandonare il loro garage e dare un’identità precisa alla band, affidandole il nome di “Thrilling Riff”, ma soprattutto mettendo in piedi una vera e propria sala prove. Michele spiega: “Ci vollero mesi e mesi di lavoro per l’organizzazione della sala, degli strumenti, del gruppo stesso, ma la passione per la musica che ci accomunava era forte e già nel 2006 era tutto pronto per la prima esibizione”. Il 26 marzo del 2006 la prima emozionante performance di una lunga serie, a Villa Minozzo, con diverse cover del rock italiano e internazionale, con particolare carica dei pezzi degli ACDC. Tuttavia, la mancanza di un cantante fisso all’interno della band si fa sentire: il gruppo non trova l’ispirazione per decollare con pezzi suoi e si sente precario, incompleto . “Il 2007 fu un anno difficile per i Thrilling Riff”, racconta Johana, “non trovavamo un cantante e ci lasciammo prendere dallo sconforto. Smettemmo anche di fare serate, perdemmo l’enfasi, ma ci rialzammo in fretta”. Già nel 2008 i ragazzi infatti si rianimano e tornano in scena con Roberto alla voce, elemento fondamentale per la definizione del genere del gruppo : “Fu grazie a Robby che ritrovammo un nuovo stimolo, necessario per delineare e confermare quello che è ad oggi il nostro genere, un rock lontano da eccessi ed elaborazioni, un momento di incontro tra le varie linee di questo genere ed una totale e libera espressione di ciò che siamo, delle nostre emozioni. Ciò che facciamo è sempre ciò che sentiamo” . Ma è l’anno dopo che i Thrilling Riff vivono la svolta che cambierà il destino della band: Matteo Braglia ( 28 anni, Scandiano), cantante. “Lessi per caso su Reporter che i ragazzi cercavano un cantante e decisi di farmi avanti”, parla Matteo, “non so bene come avvenne, di fatto non avevo alcun tipo di esperienza sul palco. Fino a quel momento mi ero limitato a performance in macchina o al Karaoke, ma decisi comunque di provare”. Il primo incontro tra i due fu quasi comico: da una parte la sfiducia dei quattro, titubanti rispetto a “uno che sbraita in macchina” e dall’altra la spontaneità di Matteo, niente di più. “Appena sentimmo la sua voce, spalancammo gli occhi. La bravura di Matteo ci lasciò completamente senza parole, non riuscivamo a credere che fosse la sua prima volta. In lui non ci furono esitazioni, né il minimo imbarazzo, l’unica cosa che fece fu cantare e lo fece in modo sublime. Era perfetto” . Quella sera i ragazzi suonarono per ore ed ore, senza mai stancarsi, come se qualcosa si fosse impossessato dei loro corpi, come se avessero da recuperare una vita con i loro strumenti. Da quel momento non si sono più fermati, sono cresciuti fino ad oggi abbandonando le cover e prediligendo canzoni scritte da loro stessi sia in italiano che in inglese. Dopo le tante esibizioni insieme, si dicono oggi molto uniti e questa è forse la caratteristica più evidente che li contraddistingue. Oggi sono loro, cinque ragazzi con una forte personalità che emerge anche dal loro aspetto esteriore. Una presenza singolare, originale sicuramente. Un cantante a cui, ad un primo sguardo, non manca nulla per sembrare il classico bravo ragazzo: di statura media, taglio di capelli normale, occhiali e un piercing sulle labbra, giusto per accontentare la figura modello del rocker. Ma quando apre la bocca, tutto ciò che riguarda la pacatezza di un ragazzo modello si volatilizza nell’aria in men che non si dica. Alla batteria, uno che si fa chiamare Johana e che oggi si è presentato con una parrucca rosso fuoco, sotto al quale si nasconde un’altra chioma ribelle. Strambo. Alle chitarre, due che ingannano ogni apparenza e che quando sentono una nota si trasferiscono fisicamente su un altro pianeta. Cosa dire poi di “colui che non ha età”, quello che i ragazzi chiamano confidenzialmente il loro “zio”? Abbiamo detto tutto, ma per credere bisogna vedere. A bicchieri vuoti, abbiamo chiesto loro se hanno qualche progetto e ci hanno rivelato di avere in caldo un Cd contenente 8 pezzi, che stanno registrando agli URS (Ustmamo’ Recording Station) e che dovrebbe essere ultimato entro il prossimo aprile . “Si tratta di pezzi scritti da noi che ci dipingono perfettamente, per le emozioni che trapelano, per l’entusiasmo e la carica che trasmettono”. Per quanto riguarda i concerti, i loro fans dovranno attendere la fine delle registrazioni, che stanno impegnando i ragazzi al massimo e che li vedono sempre alla prova con le loro capacità e la loro volontà di continuare ad esprimersi tramite la musica. Un rock ritmico e senza compromessi, questo vogliono “spararci” nelle orecchie; un rock che forse non piacerà a tutti, certo ognuno ha le sue preferenze, ma che non mancherà di farci muovere il piede, di questo sono convinti. Musica e passione insieme, ed è un circolo che nasce dal ritmo. Assoli ispirati al blues, semplici e taglienti come lame e una voce che non si trova proprio dietro l’angolo.. questi sono... i Thrilling Riff !!

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