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Scaly Anteater

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Biografia - Scaly Anteater

È nel Dicembre 2002 che Claudio, Chiara e Andrea si ritrovano a parlare insieme per la prima volta: da questo incontro voluto dal caso nasce l'idea di suonare insieme e di concretizzare le loro rispettive passioni in un veicolo per esprimere le proprie emozioni. Trascorrono ben tre mesi prima di formare il primo vero gruppo. Così nel Marzo 2003 nascono gli Scaly Anteater, ma dovrà passare molto tempo ancora prima di trovare un definitiva identità ad esso e soprattutto prima di coniare questo stravagante nome. La prima formazione della band era costituita da Andrea alla batteria, Claudio alla chitarra, Chiara alla voce e Marco, detto anche semplicemente "Rad", al basso. I primi mesi i quattro si cimentano in Zombie, Don’t speak, How you remind me e Otherside, tra mille difficoltà per assemblare quattro persone che giungevano da realtà completamente diverse. Nel giugno del 2003 la prima crisi: Marco è costretto, per motivi di lavoro, ad abbandonare il gruppo, lasciandolo privo di un ottimo elemento. Così mutilato, il gruppo decide, nonostante tutto, di continuare nel loro intento, di suonare ancora insieme e di migliorarsi. Vani i tentativi nel Settembre 2003 con il nuovo bassista Cecio, un vecchio amico di Claudio. Nel Novembre 2003 finalmente la svolta decisiva: dopo svariate telefonate e annunci sparsi un po’ in tutto il novarese, rispondono all’appello Jonathan e Giulia. Con il loro arrivo si può nuovamente pensare di suonare, nel più pieno senso della parola. Arricchiti di un basso e di una chitarra solista coi fiocchi i cinque si preparano in vista della loro prima apparizione in pubblico: 12 Giugno 2004, per festeggiare il compleanno della cantante, data importantissima per vedere quanto siano in grado di coinvolgere il pubblico ed essere ripagati dei loro sforzi. La loro prima perfomance sarà indimenticabile. Da quel momento in poi si succedono una serie di date una dietro l’altra. A completare il gruppo, nel Luglio 2004, si aggiunge Simone, tastierista eccentrico, che si rivela essere proprio ciò che gli Scaly stavano cercando da tempo. La qualità del loro sound viene ben presto notata anche dalla pro loco di Novara che, in previsione della festa di Halloween, organizzata con il patrocinato del comune della città, li vuole come gruppo della serata. Arrivati a questo punto, gli Scaly devono prendere un’ardua decisione: sempre più richiesti devono ampliare in poco tempo il loro repertorio e migliorare ancor di più la qualità del loro sound. È principalmente per questo motivo che arriva la rottura con Giulia, troppo impegnata a suo dire per star dietro alle esigenze del gruppo. Rimasti in cinque gli Scaly Anteater suoneranno al Castello Sforzesco senza basso, al fianco dei Pegaso, in una serata memorabile, in cui Silvia Fortina di Video Novara lancerà il tormentone “ma che animale è il pangolino?”, dato che proprio non ci credeva che esistesse un animale così. Tra una sfilata e l’altra per l’elezione di miss Streghetta, i cinque daranno il meglio di sé, davanti alla propria città. Gli organizzatori stessi sono così contenti che li inviteranno all’esibizione di Dicembre per il festeggiamento del Natale in piazza. Urge così trovare un bassista che sia in grado in breve tempo di imparare tutte le canzoni. E come sempre accade una luce rischiara là dove c’era solo buio: ed arriva Cillo (nella vita normale Marcello), amico di Johnny e ex bassista degli Egarth. Si susseguono così le due serate di Dicembre sempre al Castello Sforzesco e la festa di fine anno del liceo scientifico. Soprattutto in quest’ultima occasione, davanti a 600 ragazzi si rendono conto di cosa vuol dire suonare davanti ad un pubblico che li sostiene con tutte le loro forze: spettacolare. Da Gennaio 2005 il gruppo decide di suonare per i pub del novarese. Nel contempo si infittiscono i contatti con Marco La Malfa e Federico Ponti, rispettivamente manager e stilista della linea di vestiti “Diabolique Passion”, per organizzare un po’ il look della band, importantissimo elemento per poter avere il giusto impatto col pubblico. Adesso il desiderio avere un po’ di tempo per scrivere dei pezzi propri, la voglia di ricominciare i propri tour, la speranza di concludere un contratto e di trovare ovviamente una casa discografica che li produca… … per il momento noi aspettiamo. K
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