Url Pubblico https://www.my-band.it/fanalidiscorta

Fanali di Scorta

Fanali di Scorta

Segui

In Breve

Biografia Borgaro, TO Freak'n'Roll WWW

Biografia - Fanali di Scorta

I Fanali di Scorta nascono da un’idea malsana di Daniele nell’anno 2000. La vena satirica e comica è la base dei primi pezzi della band essendo l’ideatore un animatore, con chiari accenti folk e ska, e il tutto si evidenzia ancor di più nel primo show che viene proposto nei locali musicali torinesi con il titolo di “Musica, cabaret ed Incidenti Vari”. Lo show musicale era così accompagnato da esibizioni di cabaret e l’ambiente torinese sembrò subito apprezzare questa nota di allegria e di colore offerta dai Fanali con le loro prime esibizioni: esce così la prima demo “Noi La Demo Gratis” (2000). Successivamente la seconda demo “Greitis Tiz”(2001): i brani registrati sono sette e alle tonalità ska-folk di canzoni come Ademàs, brano di tendenza ska, spagnoleggiante che viene scelto come apripista per la compilation “Incondizionati” (Parole e Musica) ed Aiutami Tu (inserito nella compilation Trimi’s Festival), inizia ad esprimersi anche il carattere riflessivo della band in La Gente e in Sono Qui, ballate con accenti pop-rock. In “Greitis Tiz” viene registrata anche la perfida Giuda Barabba, una delle canzoni rock simbolo dei Fanali. Intanto iniziano a mettere i piedi su qualche palco importante, come le edizioni 2001 e 2002 del 1° Maggio in Piazza S. Carlo e Piazza Castello (To), Piossaund, Rivalta Rock Festival, Porta Koma Rock Festival, Sermig e incominciano a sporgere il naso fuori dal Piemonte partecipando, per esempio, al Trimi’s Festival (Bo), all’Arena Parco Nord per il Bologna Music Festival e al Festival Marea di Fucecchio (Fi). Nel 2003 incidono la terza demo “Gli Altri Tiz” che riecheggia nuovamente il folk e lo ska degli inizi in L’Arrotino, Vai, Vai, Portami Al Mare, Mi Mancherai, fino al sensibile reggae di Green World. La vena è sempre improntata ad un sano positivismo nei confronti della vita, ma con un gusto amaro e satirico nei confronti della realtà, che c’è. E’ quella che si incontra tutti i giorni: ma va vissuta. Nella terza demo si trovano due pezzi definiti da alcuni critici musicali “da Zelig” ( ecco riaffiorare il cabaret iniziale!): La Puttana e Mi Skappa La Pipì. Viene così inaugurato “L’Arrotino Tour”, ed ogni esibizione terminerà con la stuzzicante e rockeggiante Sadomaso, che porterà i Fanali a visitare praticamente tutte le cantine, i pub, i circoli e i Centri Sociali cittadini e piemontesi. Iniziano anche le “spalle”: Gli Amici Di Roland all’Hiroshima, Gualerzi, Lou Dalfin allo Spazio 211 e altre realtà locali importanti (anche con gemellaggi che sorpassano i confini della musica come la serata per la presentazione del giornale comico “Il Vernacoliere” e serate benefit come “Theleton 2002” in Piazza Castello. In questo periodo la band partecipa anche a programmi radiofonici di Radio Flash, Radio Veronica One, Radio 1 Rai e altri. Nell’inverno 2003/2004 Daniele e Beppe (Il Puglia, presente fin dagli esordi) devono sopportare l’abbandono della band del chitarrista e del bassista che decidono di seguire altri percorsi. Il progetto barcolla ma non crolla: ecco così giungere nell’autunno 2003 Maurizio ( Il Maestro Porner) alla chitarra e nella primavera del 2004 di Stefano al basso (El Greco). Si aggiungono alla Crew il “tuttofare” Andre e il webmaster Fastbieko legati da una amicizia di lunghissima data con la band ed i suoi componenti. Tempo di ambientarsi nel progetto ed ecco i nuovi arrangiamenti (vengono particolarmente curate le intro ed i finali e rivisitate anche tutte le canzoni “vecchie”) ed i nuovi pezzi: i Fanali nell’estate dello stesso anno partecipano a numerosi festival e serate, tra cui al Decennale di Emergency a Milano, aprono la serata di presentazione di Tavagnasco Rock 2004 e partecipano ad una serata a Palazzo Nuovo, in occasione di una importante manifestazione studentesca, in compagnia degli Egin e della Paranza del Geco. L’inverno è trascorso, come al solito durante le fredde serate settimanali torinesi, nelle cantine e nelle sale prove del Sound Factory mentre nei week-end riprende il percorso dei Centri Sociali e dei locali piemontesi. Nella primavera del 2005 viene ideato il “Progetto Beby Tawn”, che prevede l’uscita di due nuove demo (Uan e Ciù, entrambe dedicate all’”Era Cinese”) , due Ep di quattro brani l’uno. In aprile vengono così registrati e mixati, al Gulp Studio da Colombo Dario, Il Cacio Sui Maccheroni (una tormentata regolazione di conti nell’underground torinese), due canzoni d’amore (Noi e Qui Dai Miei) e Su Questi Treni, la quale, dedicatissima al papà di Daniele, ripercorre le sensazioni degli immigrati dal Sud degli anni ’50, creando un curioso ed apprezzato parallelo tra coloro che scelsero l’America e quelli che optarono, per la ricerca di un lavoro, per il Nord Italia. Quasi abbandonate le gradazione di colore ska, persistono però le allegrie del folk e qualche accenno pop. Alla fine dello stesso mese i Fanali salgono sul palco di Tavagnasco Rock 2005 di spalla alla storica Steve Roger’s Band. A giugno vincono Pulsazioni 2005 (al Chico Bum) di Borgaro e vengono invitati dagli organizzatori ad aprire il concerto di Povia, presso il medesimo Festival. Successivamente i Fanali approdano a Colonia Sonora per fungere da spalla alla mitica Bandabardò ed il 15 agosto a Castellina Marittima (Pisa) sorpassando le 200 esibizioni live, senza mai aver avuto alcuna agenzia o etichetta. I Fanali rimangono comunque una realtà che si adatta a qualsiasi situazione credendo imperterriti nel proprio iter di crescita che il buon Alchimista ha deciso che debba essere composto da molti sacrifici, una ferrea dose di buona volontà, sogni, molti granelli di pazzia e piccole e preziose soddisfazioni. La storia è quella classica dei pochi soldi e della voglia di fare. E di divertirsi. Senza, per ora, nessuna cover in scaletta. Attualmente è in fase di mixaggio il primo progetto live, registrato all’Alpette Rock Festival da Guido Zanca e la preparazione del “Beby Tawn Ciù” che vedrà i suoi natali nell’autunno o nella primavera del 2006, mentre la canzone Il Cacio Sui Maccheroni è stata selezionata come apripista per una compilation che verrà creata a Milano. Il genere, a parere di alcune persone è un atipico freak ‘n’ roll. Suonare per sognare, sognando di suonare
<<<--- Indietro