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Virgin Noise

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Biografia - Virgin Noise

Il progetto Virgin Noise sorge dalle ceneri dei WalterSoup, trio formato da Andrea Fuschi (Voce e Chitarra), Jacopo Vari (basso) e Francesco Zaralli (batteria). I tre cominciano il loro esperimento musicale appena adolescenti, suonando pezzi inediti in puro stile Combat-Rock, avvalendosi dell’aiuto di manici di scopa, fustini e microfoni riciclati per esprimere tutto il loro dissenso contro il sistema. Un primo ep (registrato in casa) vede la luce nel 2003, anche se viene ascoltato dagli amici con non troppe critiche positive. Il gruppo decide di cambiare rotta e affidarsi ad una voce "professionista" come quella di Chiara Scarnicchia: le canzoni restano quelle dei WalterSoup, ma gli arrangiamenti virano verso uno stile più decente! Dopo svariate prove, l’anima del gruppo cambia decisamente, passando ad un rock più moderno e a testi più malinconici e introspettivi. I primi due singoli della nuova stagione dei WalterSoup fanno breccia nei cuori dei fan più stretti, cosicchè "Sorridi chiara porcellana" e "Cuore del male" diventano la cartà d’identità di una band più matura e alla ricerca di un identità più intima. Agli inizi del 2005, Andrea propone al gruppo una seconda chitarra: dopo un’audizione pomeridiana entra a far parte della band Marco De Zuanni. Nell’estate dello stesso anno inizia l’esperienza live dei Virgin Noise: "main event" della "Festa de L’Unità" di Cori, il gruppo riempie lo scenario incantevole di Piazza della Croce, lasciando il segno sul Luglio corese. Accoglie molti complimenti l’esibizione dei Virgin Noise, che bissano al "Tu qui ci sei" nel mese di Agosto, la principale manifestazione musicale corese che accoglie gruppi da tutta la provincia. Continuano le esibizioni live nella zona pontina, dal "New Hemingway Pub" alla "Notte Bianca" di Latina, senza perdere di vista ovviamente le canzoni inedite: a fine anno nasce "1988", primo album della band registrato in studio. Il cd contiene 9 inediti più una cover molto particolare de "La canzone del sole" di Lucio Battisti, tutti pezzi che uniscono a sonorità tipicamente rock (strizzando l’occhio al grunge e alla psichedelia) testi introspettivi e bui, sulla scia di artisti come Marlene Kuntz e Velvet Underground. L’album riscuote molto successo tra gli amici e nei locali, che spesso offrono serate ai Virgin Noise. Il 2006 è un anno di concerti per i Virgin Noise, che però non perdono di vista l’impegno di autori: nuove canzoni in cantiere, progetti vari tengono impegnati i componenti della band, che sposta ora le sue note su qualcosa di più sporco, ma anche più sofisticato, fra il noise-rock, l’alternative e la psichedelia.
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