Le origini del gruppo sono da ricercare nell’amicizia fra Piercarlo Resta ( voce e chitarra ) e Michele Addato ( chitarra solista ), vicini di condominio che coltivano insieme la passione per la musica e il rock. Dopo i primi “esperimenti da camera”, non molto graditi dal circondario limitrofo, i due decidono di mettere su un primo progetto musicale che però non avrà lunga durata. Nel gennaio del 2008 Pier e Miky ci riprovano dando vita ai “The Snogs” ( nome suggerito da un’amica “speciale” di Miky ), la cui formazione viene completata riconfermando Giuseppe Nardiello ( batteria ), con in più una new entry, ovvero Antonio Leronni ( basso ). La band percepisce la musica come momento liberatorio, ma anche come occasione per mettersi alla prova e raggiungere obbiettivi. Il primo ostacolo che la band deve affrontare è il genere di riferimento: molte sono difatti le diversità nelle crescite e nei gusti musicali soggettivi ( grunge, hard rock, heavy metal, ecc . . . ), che spingono di conseguenza il gruppo a cercare un sound, comune e accattivante, sul quale concentrarsi e impostare il lavoro: sin dall’inizio la formazione si sperimenta, oltre che nell’esecuzione di cover, ( vedi The Cult, Led Zeppelin, Kiss sino ai più recenti Jet, The Strokes, Arctic Monkeys ), anche nella creazione di brani propri. Quest’ultima porterà poi dopo circa un anno, fatto di esibizioni live in pub, locali privati, e manifestazioni pubbliche, alla prima demo registrata nello studio “ RELAMIX, home recording” di Gioia del Colle ( BA ), sotto la supervisione dell’amico e musicista Claudio Van Westerhout. Col tempo la formazione acquisisce maggiore sicurezza ed una più acuta percezione di se, confermata anche dalle ripetute partecipazioni ad eventi e dal buon gradimento di pubblico e critica locale. Gli obbiettivi futuri dei “ The Snogs” li vedono impegnati, oltre che nel proseguimento dei lavori già avviati, nella partecipazione più assoluta a contest e a situazioni artistiche su tutto il territorio, in grado di consentire alla band stessa di condividere, e diffondere, il proprio modo di percepire arte e musica.
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