Uno stimolo elettrico sconvolge la nostra attività neurologica giungendo nei ricettori celebrali, accompagnato da segnali chimici a livello sinaptico ed emissioni di sostanze ormonali nel sistema limbico. Così nasce un emozione,e non ha senso. un po’ come la bellezza o dio, c’è perché esiste. E magari ci fa anche stare bene,come una siringa per un tossicomane. E’ bello poter rivedere se stessi nel suono di una chitarra elettrica, ognuno può sentirci ciò che vuole, può associargli l’ immagine che preferisce, appioppargli il ricordo che più lo allieta/inquieta … emozionarsi. La nostra musica siamo noi, la nostra scuola, i nostri amici, le nostre paure, le nostre mamme che ci sgridano, le nostre televisioni che ci ingoiano, le persone che ci circondano, le nostre strade, i nostri ricordi, i nostri dischi, i nostri miti. Là dove le pressioni schiacciano, i giudizi contano, il vero si perde e un fiore appassisce c’è bisogno più che mai di tutto questo, per potersi dimenticare,almeno un po’, di essere qua.
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